Brasile 2009

5 Dic , 2009 - Brasile

Cari amici buona sera,
qui in missione la vita e le attività della Comunità proseguono quasi bene.
Quasi bene perché dopo un lungo periodo di tregua la nostra auto ha chiesto bisogno di aiuto e d’altronde i dieci anni sulle spalle si fanno sentire, tanto più sulle disastrate strade di Quixada.
Un altro problema che ci tormenta é quello del tetto. Nonostante i numerosi lavori di manutenzione a cui é stato sottoposto c’è un punto in cui continuano le infiltrazioni dell’acqua, con il conseguente rovinamento delle pitture interne.
Comunque inconvenienti a parte le attività della Comunità proseguono. Ogni giorno che passa si impara a conoscere un po’ di più questi nostri fratelli, e a vedere i  tanti bei segni positivi che il Signore opera nei bambini,  nei i giovani ed adulti.  Allo stesso tempo, però vediamo sempre più anche le loro tante necessità e problematiche.
Una di queste ultime è sicuramente il problema dell’alcool. Qui da noi ogni via ha il suo bar chiassoso e frequentato. Qui per aprire un bar non ci vuole molto: 2-3 tavoli, l’insegna della marca di birra, uno stereo…e il bar é aperto.
Quando ci fermiamo ad osservare quello che hanno a disposizione dei clienti, rimaniamo colpiti dalla varietà di scelta: c’è solo una lunga fila di bottiglie di “caschasca” sugli scaffali. La Caschasca e`una bevanda alcolica di circa 20 gradi ottenuta dalla canna da zucchero e venduta ad un prezzo bassissimo circa 1 reais e mezzo per un litro, quindi adatta alle tasche di tutti, poveri compresi. Poi vi diciamo che alcuni bar hanno per cosi dire la sua specializzazione: alcuni sono autentici punti di spaccio della droga, altri sono case di prostituzione, altri poi sono l’incontro per i viados del posto. Quella dei viados è una piaga che affligge il Brasile e che cercheremo di approfondire nelle prossime relazioni.
Qui poche case a fianco a noi c’è un bar in cui ogni  fine settimana  vi scappa qualche rissa. A volte quando siamo in casa e sentiamo frastuono, ci affacciamo alla finestra ad osservare le scene. Sembra come di assistere ad un film in cui gli attori sono poveracci il cui scopo del fine settimana è quello di affogare il più possibile i loro problemi nell’ alcool.Vogliamo ricordarli anche loro nella preghiera e affidarli al Signore, assieme a tutti quei casi che ci sono anche li da voi.
Un’ altro episodio riconducibile all’ alcool e di cui siamo stati testimoni, fu quando una sera Adelina di ritorno da messa ha assistito ad una lite in una casa vicina a noi. I protagonisti erano i genitori della Camilla una delle bambine che frequentano la nostra scuola.

La lite come spesso accade qui è arrivata ai coltelli, ma grazie al pronto intervento di Adelina non ci sono state ferite se non di lieve entità. L’aggressore (il padre) è fuggito e la madre con i suoi 3 figli li abbiamo ospitati noi per un po’ di ore giusto il tempo che si calmassero e potessero trovare un’altra casa che potesse ospitarli.
Nel frattempo è già passato un mese circa dall’inizio dell’avventura universitaria di Rodrigo, il ragazzo che aiutiamo economicamente perché possa frequentare l’Università. A vederlo notiamo in lui un cambiamento graduale: lo vediamo più motivato e preso dall’ attività di studio. Rispetto alla vita che conduceva prima, si deve alzare presto, alle 5 e mezza circa e questo perché l’attività pratica si svolge la mattina presto a causa del caldo. L’attività teorica si svolge invece la sera dalle sei alle dieci come nelle nostre scuole serali salesiane. Rodrigo ci confida che quando torna a casa si mette a studiare fin verso le due. Non meravigliatevi, perché é  l’unico lasso di tempo in cui il quartiere è silenzioso, e quindi più conciliabile con lo studio.
Cari amici con questo vi salutiamo vi ricordiamo sempre nella preghiera e arrivederci a presto.
Sorelle dalla missione.