Brasile 2008

5 Dic , 2008 - Brasile

Un caro saluto a tutti voi ed alle vostre famiglie  e il nostro augurio di un sereno e Feliz Natal.

Abituati ai nostri tradizionali natali fatti in Europa al freddo e al gelo, essere qui a Quada` poco sotto all’equatore con il termometro che sfiora i 40 gradi, dire che è tempo di Natale fa un certo effetto, ma il significato religioso resta lo stesso: aspettiamo con fiducia la nascita di Gesù anche qui. Vi vogliamo dire che in tanta case, anche del nostro quartiere, ci sono simboli che segnalano il tempo natalizio, come stelle comete con le luci intermittenti o gli alberelli di Natale o i presepi. Anche noi abbiamo costruito il presepio all’ interno della Chiesa, o meglio sono stati un gruppetto di giovani che lo hanno allestito. Prima hanno costruito delle case che ricordano il loro quartiere con del compensato, poi degli alberelli, poi hanno unito il tutto con la cosa che caratterizza questo luogo: la pietra. Il risultato sembra che sia buono, dalle prime indiscrezioni sembra che sia il migliore costruito negli ultimi anni.

Ma il tempo di Natale non e ‘giunto in tutte le case povere del quartiere.

Cari amici vi vogliamo fare un appello urgente, quello di pregare per i casi più disperati di questo luogo. Noi non dubitiamo che la vostra preziosissima preghiera sia rivolta anche a loro, ma c’è una situazione che necessita dell’ intervento di Dio al più presto. Stiamo parlando della situazione famigliare di Wellington che sta divenendo giorno dopo giorno sempre più allucinante. Come ormai sapete Dorando (il suo soprannome), vive con la nonna e suo zio. La mamma è a 200 km di distanza, il papà è in prigione. La sua casa è divenuta per così dire la casa di tutti, perché ogni notte c’è una persona nuova che vi va a dormire. Si tratta di persone sbandate e dedite all’alcool, che quando non sanno dove andare a parare , vanno a vivere per un po’ di tempo da loro. La situazione però sta ormai diventando al limite, la settimana scorsa lo zio di Dorando ha avuto una lite furiosa con gli ospiti dell’ “albergo”, spaccando e rovesciando tutto quello che trovava. Ne ha fatto le spese più di tutti la nonna che si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato con il risultato di trovarsi una vistosa ferita al volto, medicata prontamente da Caterina, la quale è abituata a queste situazioni da pronto soccorso. Ma non è tutto: lunedì la nonna si è sentita male e abbiamo dovuta portarla all’ ospedale per farla ricoverare. Dorado si è trovato cosi ‘da solo con la paura di tornare a casa perché lo zio è anche un po’ violento. Al momento lo ospitiamo noi in un aula della scuola durante la notte. Ma il vero vincitore di questa situazione non siamo noi, ma è Dorado e la forza che Dio gli sta concedendo. Sta vivendo con la sua tipica vivacità lo stesso, sta vicino alla nonna con un affetto ammirevole, sta insomma dimostrando di essere un piccolo ma vero uomo. Come sapete però il vincitore è sempre attorniato dai suoi gregari con il loro umile, nascosto ma preziosissimo lavoro. E in questo caso, cari amici, i gregari siete voi con la vostra solidarietà con la decisione di aiutare il prossimo. Siete fortunati che Dio vi abbia illuminato con la vostra decisione di sostegno, perché mai come in questi casi si fa vero il Vangelo:

ero nudo e mi avete vestito, ero senza casa e mi avete ospitato

Grazie amici, grazie di tutto e che sia per Voi un felice e sereno Natale.

Sorelle dalla missione.