2-CONTROLLA I TUOI PENSIERI

25 Ott , 2023 - Catechesi

-Seconda parte-

Abbiamo visto la volta scorsa che bisogna prendere coscienza dei propri pensieri e orientarli in maniera positiva e questo é possibile.

Ora ci facciamo alcune domande per prendere coscienza di ció che va bene e di ció che va male. In questa fase di discernimento é essenziale essere onesti con se stessi perché chi é abituato ad avere pensieri cattivi é anche abituato a giustificarsi; un avaro cercherá di negare che l’avarizia é un problema: un tossico-dipendente cercherá di negare che la sua dipendenza é un problema…

Come prima cosa, allora, cerca di essere onesto/a con te stesso/a e chiederti se stai vivendo la vita che vuoi, e non mi riferisco alle ricchezze che puoi avere accumulato, ma alla tua interioritá; stai vivendo davvero nella veritá, c’é qualche vizio che ti impedisce di essere felice, che rovina la tua interioritá e la tua libertá; sei la persona che vorresti essere? E qui entrano in gioco la preghiera e la meditazione, perché é solo grazie alla nostra dimensione spirituale che possiamo uscire dalla matrice dei nostri pensieri e trovare il nostro “io” piú profondo, quello che sta alla radice dei nostri pensieri e delle nostre emozioni.

Molte persone decidono di cambiare quando capita qualche tragedia nella loro vita ed é comprensibile perché nella sofferenza la veritá si fa piú chiara, ma non é necessario aspettare la sofferenza per cambiare, anzi, prima cominciamo a vivere nella nostra vita e meglio é perché chi ha vissuto un trauma tende a riviverlo piú volte, questo é un meccanismo di difesa.

Se abbiamo ricevuto qualcosa di negativo da una persona, tendiamo a continuare a rivivere questa situazione e se ci lasciamo cullare da queste reazioni, questo ci porta ad essere di malumore e se continuiamo a coltivare pensieri negativi per anni e anni, questo finisce per plasmare la nostra indole, il nostro carattere e infine si manifesta anche nel nostro corpo, nella nostra postura; noi veniamo trasformati dai pensieri che coltiviamo dentro di noi e ci diciamo: “come mai quella persona é cosí scontrosa, mentre l’altro é cosí pacifico?”.

Dipende dai pensieri che ognuno coltiva dentro di sé; la trasformazione comincia quando noi non permettiamo ai nostri pensieri negativi di rimanere in modo stabile dentro di noi, quando non lasciamo che diventino parte della nostra indole e all’inizio il lavoro é molto duro, si tratta di cambiare un terreno sassoso e sostituirlo con un terreno fertile e pieno di vita…lo so, non é facile! Non é sano vivere sempre in difesa, sempre aspettandoci il peggio dalle persone e dalla vita. Se una situazione cosí la coltiviamo a lungo il corpo reagirá da solo con un attacco di panico e non potete pretendere di vederlo perché é un programma inconscio.

Se ci lasciamo cullare da pensieri negativi per alcuni giorni questo ci porta ad essere di malumore e se coltiviamo pensieri negativi per anni e anni questo finisce con il definire la nostra indole, il nostro carattere e infine si manifesta anche nei nostri gesti e non siamo piú liberi, ma senza volerlo seguiamo un programma inconscio che con il passare del tempo domina la nostra vita, i nostri atteggiamenti.

Allora, qui bisogna uscire dall’istintivitá e dall’abitudine: trovarsi nell’ignoto fa paura, ma questo é il coraggio della libertá del prendere delle scelte, assumere i rischi. Appena decidi di cambiare preparati perché ti sentirai in ansia perché cominci a camminare su un terreno inesplorato, il corpo cercherá di riportarti nel circolo dell’abitudine; hai fumato per 35 anni? Senti il bisogno di accenderti un’altra sigaretta!…cosí é per il risentimento, ecc….ecc… Vedete, in questo modo la memoria cerca di riportarci sulle rotaie del passato, rotaie dolorose ma che ci fanno sentire al sicuro. Vedete, prendere posizioni positive non significa dimenticare il passato, ma significa reagire in modo positivo al nostro passato, in modo che il nostro passato sia una ricchezza e non si trasformi mai in una zavorra.

Allora, se prendiamo sul serio la possibilitá di controllare i nostri pensieri, ci apre la possibilitá di scegliere che tipo di persone vogliamo essere e allora é davvero importante rispondere a questa domanda: “che tipo di persona voglio essere?”. Se non definisci te stesso con una visione del futuro, lo farai con un ricordo del passato e diventerai solo quello che sei stato prima; pensa allo stato d’animo che desideri avere quando incontri le persone, agli atteggiamenti che hai e al modo in cui tu organizzi il tuo tempo perché la vita cambia se noi troviamo un nuovo equilibrio in queste cose semplici di tutti i giorni. La nostra vita non é altro che la somma di queste sfacettature; se c’é una persone che ti offende, quella potrá diventare una piccola palestra per il perdono; se c’é una persona che tu ammiri, quella potrebbe diventare il tuo punto di riferimento per una tua crescita umana e spirituale…. e cosí via. Le cose di tutti i giorni diventano i mattoni con cui noi costruiamo ció che siamo.

Noi dobbiamo diventare forti, piú forti dell’ambiente che ci circonda, nel senso che non dobbiamo permettere che sia l’ambiente a determinare ció che noi siamo, dobbiamo diventare noi i protagonisti della nostra vita, creando un atteggiamento positivo con il mondo che ci circonda. La meditazione e la preghiera sono molto efficaci per raggiungere questo significato. Perché serve la meditazione? Serve perché ci mettiamo in silenzio, ci stacchiamo dall’ambiente esterno e in un certo senso ci scolleghiamo anche dal nostro cuore, nel senso che sospendiamo tutte quelle attivitá che in qualche modo ci distraggono. Il corpo non deve fare altro che stare seduto in modo composto e respirare e non deve fare altro, né mangiare, né parlare. In quel momento l’unica cosa che ci definisce é il pensiero; la preghiera ci aiuta anche a prendere consapevolezza di quello che stiamo vivendo interiormente, ci aiuta a distinguere i pensieri buoni che fanno bene da quelli cattivi che ci intossicano e ci aiuta a prendere le distanze dalle nostre dipendenze e se ti accorgi che c’é qualcosa che ti sta spingendo nella direzione sbagliata, grazie alla preghiera puoi sentire il sostegno della presenza di Dio.

Infatti non siamo soli, il Signore, lo Spirito Santo é con noi e ci aiuta a comprendere cose buone, vere e ci dá la forza di prendere decisioni positive e seguire ció che abbiamo riconosciuto come bene con costanza; dobbiamo fare prevalere lo spirito buono che é dentro di noi e cosí riconquistiamo la nostra libertá di pensiero e diventiamo le persone che vogliamo essere.

Quando ti sentirai scoraggiato e amareggiato nella tua vita, non lasciarti ingannare da questi falsi pensieri, ma continua a lavorare su te stesso, su te stessa, e i progressi arriveranno; continua a credere tu e non lasciarti ingannare dal maligno che vuole solo la tua rovina! Chiedi al Signore lo Spirito di discernimento e di veritá, mettiti in silenzio davanti al Signore, Lui ti dará lumi speciali per un buon discernimento e per una vita realizzata e felice e abbi cura di te!