Ritiro delle famiglie (11/11/2018)

12 Nov , 2018 - Catechesi,Famiglie

L’IMPORTANZA DELLA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA

Prima parte

(video)

Cari sposi, penso che voi tutti vi sarete accorti che dopo un po’ di tempo dal Matrimonio qualcosa sminuisce la vostra attenzione verso l’altro/a; questo ci deve far riflettere sul fatto che nulla delle cose create nella nostra vita ci appaga, ci dà pienezza. È allora che ci accorgiamo che c’è qualcosa che manca. Il Papa ci invita a riflettere e dice: “Tutti siamo chiamati a tenere viva l’attenzione che va oltre noi stessi e i nostri limiti”.

Quante volte noi seppelliamo la nostra vita di coppia e il Matrimonio spesso viene fossilizzato e ci si ferma lì; ci dimentichiamo che per la forza dello Spirito Santo, dato nel Sacramento del

Matrimonio, c’è in noi una tensione. Sta a noi darle vita, tenerla viva.

Ogni famiglia, se vogliamo che finzioni, deve tenere vivo questo lume e costantemente farlo bruciare: care famiglie, dobbiamo tenerci aperti al “di più”; quello che Gesù ci promette è sempre “di più”. Questa è una verità che sperimenta solo la famiglia che tiene viva questa fiamma e che ha la certezza che il meglio ha da venire.

Spesso la famiglia vive solo una prospettiva, ed è quella dello star bene; però ricordatevi che non è la prospettiva Divina. Allora, facciamo attenzione di non perdere la speranza a causa dei nostri limiti, e manteniamo la promessa di amore e di comunione che ci è stata benedetta. Bisogna vivere in una costante attesa di un sempre “di più”. Ma non basta un “di più” per un volontarismo esasperato, un sempre “di più” perché il bello della famiglia non finisce con la morte, no, ma il bello della famiglia è che stiamo costruendo la famiglia di Dio, una famiglia grande dove ogni fatica ha un significato.

Non esiste una famiglia fortunata o un’altra sfortunata. Dove una famiglia può benedire perché le va tutto bene; e le altre? Esiste la famiglia dei figli di Dio, quella è la famiglia: tutte le famiglie, anche se provate, fanno e sono parte di questa famiglia. Il bene non è avere tutto e star bene di qui, ma il bene vero è essere con Dio, questo è il vero bene.

Allora Gesù ci invita a camminare oltre i nostri limiti; è importante cercare il più possibile la pienezza nella vita di tutti i giorni, ma quando cerchiamo il qualcosa “di più” nei capricci di tutti i giorni, cominciamo a seppellire qualcosa di noi. Parte del nostro affetto lo seppelliamo, quell’affetto che andrebbe dato alla moglie/marito, ai figli e questo perché cominciamo a evidenziare i difetti della moglie/marito, e così finiamo per seppellire le nostre capacità, la nostra gioia, perché, “Visto che tu sei così, io allora mi comporto di conseguenza”.

Mettendoci in sintonia con i Documenti della Chiesa, ci sintonizziamo con lo Spirito Santo che guida la Chiesa; allora cerchiamo di capire cosa dice lo Spirito Santo attraverso la Chiesa e cosa dice ai coniugi, perché il Sacramento del Matrimonio è patrimonio della Chiesa che è dato agli sposi. A noi due come coppia, perché solo questo ci porta a costruire il progetto Divino nella famiglia e allora tutto funziona bene.

Per costruire il progetto Divino nella mia coppia, qual è l’elemento essenziale? Lo strumento più giusto, la bussola costante di riferimento per non sbagliare i passi ed è la via più sicura che vale più dello psicologo, del pedagogista, di qualsiasi avvocato, questo strumento che non può mai essere sostituito è la Parola di Dio. Se le coppie qui presenti dedicassero almeno dieci minuti al giorno alla Parola di Dio e al Santo Rosario, come è previsto dalle Regole vostre, vi assicuro che otterreste un risultato straordinario in famiglia.

La parola di Dio è dono prezioso, è dono prezioso per il cammino degli sposi; la Parola di Dio non è una parola astratta per riempire la giornata, ma una compagna di viaggio, anche per le famiglie che sono in crisi. La Parola di Dio indica la meta del cammino; certo non va letta come si legge un giornale, ma va pregata e messa in pratica.

Dice Gesù: “Nella mia Parola non ci sono anime cieche, anzi, ogni conoscenza porta loro una conoscenza maggiore e cominciano a vedere sempre più lontano nella Verità. Però, quando lo vi parlo nella mia Parola, desidero che mi corrispondiate mettendo in pratica quello che vi ho detto. Non intendo come conoscenza, come studio, ma mettendo in pratica quello che vi ho detto”.

Più stiamo lontani dalla Parola di Dio e più la speranza viene meno, ed entreremo nel mondo della confusione, degli spiriti maligni, i quali ci tolgono la pace, viene meno l’amore, il rispetto gli uni per gli altri e la vita di famiglia sarà un caos. La Parola di Dio deve essere la compagna di viaggio delle famiglie. Quando leggete la Parola di Dio, è Gesù che ci parla e parla al Padre dicendogli: “Padre, consacrali nella Verità, la mia Parola è Verità” e poi, quando vi accostate alla Santa Comunione, Lui vi unisce al Suo Corpo glorioso e fa crescere l’amore e la comunione nella coppia.

E qui che si realizza quella Parola del libro della Genesi 1,31 che dice: “Dio vide di aver fatto una cosa bella”. La Parola di Dio fa crescere in voi la bontà d’animo, la perfezione. Agli sposi cristiani è affidato il dono di vivere questa bontà e bellezza di Dio con il loro “sì” personale e di coppia, ma questo “sì” non si può fermare al giorno del Matrimonio, sarebbe come piantare un seme e non innaffiarlo mai, quel seme si secca e muore.

Una coppia che si nutre della Parola di Dio emana bellezza; la bellezza della coppia non si vede da come veste, ma la vera bellezza si coglie dal comportamento, dal linguaggio che usa, dal rispetto che hanno gli uni per gli altri in famiglia, e fuori casa, ecc.; dai loro comportamenti si coglie la bellezza dell’Autore che li ha fatti e plasmati.

Sappiamo che è più facile cambiare il vestito che cambiare un modo di parlare, è più facile cercare la moda che cercare la delicatezza nel curare le relazioni tra marito e moglie; è più facile un ritocco al viso che all’anima, è più facile stare allo specchio un’ora che stare in ginocchio davanti al Santissimo per chiedergli di cambiare il cuore. Allora qui comprendiamo che è la bellezza interiore che rende bella un’anima, perché è una bellezza che non è più legata a una stagione della vita, ma è in continuo crescere.

Ecco, allora, accanto a palestre o altri sport che mantengono il corpo in piena efficienza, è necessario cercare palestre che si prendono cura dello Spirito, della bellezza interiore: quella bellezza che fa crescere l’Amore. Di solito, quando si è in crisi, ci si allontana da Dio, senza pensare che è proprio allora che abbiamo bisogno di avvicinarci a Dio; è la Parola di Dio che ci fa crescere, che ci aiuta a migliorare le nostre relazioni. Non c’è nessuno al mondo che può dare indicazioni più precise sul comportamento della coppia, se non Dio stesso, perché è Lui che conosce i dinamismi profondi di quella coppia. Beata quella coppia che prende la Parola di Dio come codice di comportamento; questa moltiplicherà il suo amore e la sua casa diventerà un giardino dell’Eden.

Nella coppia che legge e prega la Parola di Dio, brilleranno quelle decisioni che danno stabilità alla coppia. La Genesi dice: “Dio creò l’uomo e la donna, maschio e femmina li creò, a immagine di Dio li creò”. Notate bene: Dio parla di Sua immagine nella coppia, cioè c’è un legame tra chi è Dio e la realtà della coppia. Credo che, se ci pensate, il sapervi come coppia pensata da Dio (non è che Dio ti ha obbligato a sposare quell’uomo/donna, ma Dio sapeva che nella libertà avresti scelto quell’uomo/donna), è una grazia; allora, pensate la bellezza di sapere che la vostra coppia esprime il pensiero di Dio, i vostri corpi di sposo/a dicono qualcosa della bellezza di Dio e chi è Dio. Allora, pensate alla bellezza di un uomo/donna che esprime qualcosa di Dio deposta nei loro cuori.

Poi ancora, in Genesi dice: “L’uomo e la donna lasceranno il padre, la madre, per unirsi in una carne sola”. Il verbo “unirsi”, nell’originale ebraico, indica una stretta sintonia, un’adesione fisica e interiore fino al punto che si utilizza per descrivere una unione con Dio. Allora, l’unione con Dio è molto più alta, molto più profonda nella coppia; ecco perché dice: “Il meglio ha da venire”. Quando voi sposi pensate al Matrimonio, pensate a sposare le vostre anime in Cristo. Allora, la coppia e la famiglia è via alla conoscenza, all’esperienza di Dio; che grandezza sapere che posso fare esperienza di Dio attraverso la mia vita di coppia. Allora, la coppia che ama e genera la vita è la vera scultura vivente capace di manifestare il Dio Creatore e Salvatore. Voi due siete abilitati a esprimere il Dio Creatore e Salvatore. Pensate a questo mondo quanto ha bisogno di Salvezza, e quante coppie sono luci spente, pozzi di Dio chiusi. Che responsabilità!

 

DOMANDA

Allora, caro sposo/a, Dio ti ha pensato perché tu sia lampada che arde dell’Amore di Dio, vuoi realizzare questa tua vocazione?

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S. Messa