Ritiro delle famiglie (13/05/2018)

17 Mag , 2018 - Catechesi,Famiglie,Uncategorized

LA GIOIA DELLA CHIAMATA

(Video)

Allora, noi ci stiamo preparando per rinnovare le nostre promesse al Signore, alcuni le fanno per la prima volta. La Madonna nei Suoi messaggi, continua a dirci di tomare a Gesù, di essere di Gesù, Lui è il buon Pastore, e Lei ci invita a essere il Suo gregge. Per diventare pecorelle del Suo gregge, per essere pecorelle che ascoltano la Sua voce, per diventare comunità messianica, cioè Fraternità rivestita della Signoria di Dio, dobbiamo vivere un rapporto di comunione profonda con Gesù.

Pensiamo agli Apostoli: Gesù li ha chiamati perché stessero con Lui. Forse noi non abbiamo ancora la piena coscienza di che cosa vuol dire essere dei chiamati: i chiamati sono coloro che cercano Gesù e si mettono in ascolto dello Spirito Santo che parla alla loro coscienza. Per arrivare a questo, la Madonna ci ha chiamati, ci ha portati in braccio e ci ha consegnati a Gesù e attraverso la Sua intercessione ci ha fatti camminare insieme per molti anni, formandoci e stringendoci a Sé.

Ora Lei, la Madonna, ci chiede di essere noi formatori che portano a Gesù, con l’esempio, con la parola, con l’amore e con la Misericordia.

Ora Lei continua a invitarli a diventare pecorelle che ascoltano la voce del buon Pastore, che rispondono alle esigenze del buon Pastore, vuole che iniziamo a vivere una comunione più profonda con Gesù, vuole che viviamo una intimità Divina cercando Gesù e mettendoci in ascolto della Sua Parola che parla a noi per guidarci ai pascoli della vita Eterna.

La nostra tensione, però, non può avere una dimensione solo orizzontale, ma deve essere aperta all’Eternità, cioè alla comunione con Dio; per questo ci ha chiamati la nostra Mamma, Maria, perché si aprisse in noi questa visione, che è una missione soprannaturale della nostra vita.

La Madonna è venuta per aiutarci a riscoprire questa grande missione da compiere che è il cammino sulla strada verso l’Eternità. La Madonna ci ha chiamati proprio per questo, e ci fa capire che il tempo che abbiamo e il tempo che ci è stato dato e che ci dà, è per prepararci a entrare nell’Infinito Amore di Dio, e questa sarà la condizione che vivremo per sempre, se ascolteremo il Suo invito.

Allora, l’esperienza che voi state vivendo qui, diventa missione: la domanda che ci dobbiamo porre è questa (per quelli che da anni fanno parte di questa Opera): se io ho fatto esperienza dell’Amore e della dolcezza del Signore, della Sua cura, della Sua attenzione, della Sua preoccupazione…, allora devo essergli riconoscente.

Se io ho fatto esperienza di Gesù e l’ho conosciuto, perciò, a questo punto, dovrebbe sgorgare dal mio cuore in maniera spontanea il desiderio di vivere la missione, che è quella della Salvezza delle anime. Questa è un’esperienza straordinaria che noi della “Visitazione” facciamo ogni giorno.

Vedere le persone che si avviciniamo al Signore dopo anni di vita depravata è un’esperienza unica. La gioia di vedere persone disperate che incontrano l’abbraccio e la Misericordia di Dio è un fatto che tocca il cuore, questi sono i miracoli veri.

Quando uno fa l’esperienza di sentirsi amato e se conosce l’Amore di Dio, non può più stare lontano da Dio; se non conosciamo l’Amore di Dio, non conosciamo neanche Dio, però questo Amore si manifesta attraverso di noi.

Ecco, noi siamo chiamati ad aiutare i fratelli a fare esperienza di Dio; per fare questo, però, dobbiamo prima fare esperienza noi di questo amore.

Noi della “Visitazione” dobbiamo essere la scuola dell’amore, dobbiamo lasciare posto a Dio e far parlare Dio dentro di noi, ma per far questo dobbiamo vivere una vera comunione con Gesù, deve essere un’esperienza che io vivo dentro il mio cuore. È quello che la Madonna chiede a noi consacrati nell’Opera della “Visitazione”, vivere un’esperienza profonda di unità e d’amore dentro il nostro cuore.

Per vivere questo, dobbiamo accogliere l’Amore di Dio che si comunica al cuore; è il cuore di Gesù che mi trasmette il Suo amore, e questo amore mi cambia perché mi lascio guidare dal buon Pastore, e questo lasciarmi condurre da Lui, mi cambia la vita. Io, senza l’amore, non potrei essere cambiato o convertito e qui alla “Visitazione” io dovrei fare questa esperienza, perché è il luogo dove la Madonna mi ha chiamato per formarmi e poi inviarmi per essere amore. Qui c’è tutta una teologia del cuore; è l’esperienza di Gesù che mi cambia. Senza l’amore non posso essere cambiato o convertito; è l’Amore Misericordioso di Gesù che mi trasforma, è il sacramento della Confessione che mi trasforma, è la testimonianza delle persone che cambia la vita, la testimonianza di quelle persone che hanno fatto esperienza dell’amore di Gesù attraverso Maria; è il messaggio che noi portiamo, della pace, dell’amore, che viviamo qui insieme, che colpisce le persone.

Il bene più bello, più prezioso, che può condividere una famiglia è l’amore, sostenuto dalla fede e dalla preghiera. Qui si condivide il pane materiale, ma non ci si può fermare solo al pane materiale, perché il pane materiale non ci dà la vita Eterna, ce la dà il Corpo e il Sangue di Cristo e Maria qui come Mamma, ci ha portati a Cristo pane di vita, e lo ha fatto perché le persone che ci sono state affidate possano vivere, non solo delle cose materiali, non solo per questo breve tempo, ma vivere per sempre.

Una mamma, un papà, hanno il compito di educare i figli alla vita Eterna, ma non solo i loro figli, quella non sarebbe missione, ma egoismo; questo compito dei genitori si estende a tutte le persone che Dio ci fa incontrare.

“Non c’è amore più grande di chi dà la vita”.

Allora, qui comprendiamo che non è sufficiente dare la vita fisica, ma in noi deve esserci la preoccupazione per la Salvezza delle anime; questo è il compito delle mamme cristiane, dei papà cristiani e di tutti i cristiani.

La Madonna è venuta qui e ha detto: “Sono qui perché desidero salvare tutte le anime”.

Ma come può salvare tutte le anime? Attraverso di voi, attraverso la preghiera, il digiuno, la testimonianza. Lei ha detto: “Venite in molti in questo luogo a pregare per l’intera umanità, per la salvezza delle anime”.

Quindi, è bello stare insieme, ma il nostro stare insieme deve avere questo obiettivo, rispondere alle esigenze di Maria. Voi non sapete quanto siete preziosi agli occhi di Dio. Capite l’importanza di testimoniare la fede attraverso la preghiera e di condividere quello che io ho ricevuto in questi anni; è per questo che vi invito a essere puntuali per iniziare tutti insieme la nostra giornata come famiglia di Dio in preghiera. Non è la stessa cosa arrivare dopo questo momento, è come dire “Il pranzo è pronto”, ma mancano i commensali. Non posso tenere per me quello che ho ricevuto, no, devo condividerlo con le persone vicine, con chi incontriamo, per godere la vera pace e per essere fecondi. Nulla ci potrà separare dall’Amore di Dio se vivremo così la nostra missione.

Non dimenticate mai che siete dei chiamati per compiere la missione più bella, più importante che è quella dell’amore.

Tutti siamo innamorati dell’amore, ma sono pochi quelli che lo vivono, perché pochi vivono una stretta comunione con Gesù!

Come vivo la mia missione in questa Opera d’Amore voluta da Dio?

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S. Messa