Ritiro delle famiglie (14/04/2019)

15 Apr , 2019 - Catechesi,Famiglie

C’È COMPLEMENTARIETÀ TRA SACERDOTI E SPOSI

– Terza parte-

(video)

Allora, continuiamo ad approfondire la grandezza del Sacramento del Matrimonio nella Chiesa e per la Chiesa. Gli sposi per il Sacramento del Matrimonio partecipano, riattualizzano la relazione sponsale di Gesù con l’umanità e con la Chiesa. Chiedo allo Spirito Santo di illuminarmi per poter così spiegarvi la grandezza di questo dono.

Allora, chi è il Sacerdote? È il segno di Gesù Sposo della Chiesa. Gli Sposi sono segno e Sacramento della relazione di Gesù.

Il Documento dei Papi dice: “Gli Sposi, in forza del Sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione perché possono rendere visibile, a partire dalle cose semplici e ordinarie, l’Amore con cui Cristo ama la Sua Chiesa”. Il Sacerdote rende presente Gesù Sposo, unico Sposo della Chiesa, e gli Sposi rendono presente la relazione di Gesù con la Chiesa.

La relazione sponsale degli Sposi con il Sacramento del Matrimonio li rende partecipi della relazione d’amore che intercorre tra Cristo e l’umanità, tra Cristo e la Chiesa, perciò il dono grandissimo che hanno fra di loro gli Sposi è rivivere, ripresentare la relazione che Gesù ha con l’umanità e con la Chiesa.

Cioè, voi siete coloro che ripresentano la relazione d’Amore che ha Gesù con la Sua Chiesa. Il Sacerdote rappresenta lo Sposo come prete, voi Sposi ripresentate la relazione che Gesù Sposo ha con l’umanità e con la Chiesa. Perciò il dono grandissimo che hanno gli Sposi è quello di rivivere, ripresentare la relazione che Gesù ha con l’umanità e con la Chiesa.

Questo dinamismo di Amore Divino è iniziato con la Celebrazione del rito delle Nozze quando a Nome di Gesù e nel Nome di Gesù gli Sposi si sono dati l’uno all’altra. Voi sapete che il Matrimonio si compie quando c’è la donazione del corpo dell’uno all’altra, sempre nel Nome di Gesù. Solo quando è avvenuto il dono del corpo, il Sacramento è completo. Non è completo il Sacramento del Matrimonio solo quando siete andati in Chiesa, ma perché sia valido ci deve essere l’atto completo di donazione l’uno all’altra nel Nome di Gesù; allora il Matrimonio è compiuto. Infatti un motivo d’invalidità del Matrimonio è anche quando il Matrimonio non è stato consumato. Poi questa relazione continua per tutta la vita; è iniziato con il Rito del Matrimonio e continua per tutta la vita.

Gesù è presente in mezzo agli Sposi per esprimere e comunicare il Suo Amore per loro, per i figli e per tutti quelli che gli Sposi incontreranno. Ecco, gli Sposi hanno il compito di rendere visibile a partire dalle cose semplici e ordinarie, l’Amore con cui Cristo ama la Sua Chiesa, continuando a dare la vita. Gli Sposi partecipano, godono, di un patrimonio infinito di amore; non è che vi siete sforzati per ottenere questo, no, avete il dono che lo Spirito Santo vi ha fatto il giorno del Matrimonio cristiano per amare come Cristo ama la Chiesa.

Allora voi Sposi siete chiamati a comunicare questo dono 24 ore su 24; anche il Sacerdote è Sacerdote 24 ore su 24, ma lui esprime il suo Sacerdozio quando esercita un ministero, cioè quando confessa, quando celebra l’Eucarestia, quando predica, ecc. … ma non è 24 ore su 24 in stato di esercizio ministeriale. È Sacerdote tutto il giorno, ma non è in esercizio Sacerdotale; quando legge, studia, non sta esercitando il Ministero Sacerdotale, mentre voi Sposi esercitate il Ministero del comunicare l’amore 24 ore su 24 ore, perché donandovi amore reciprocamente, marito, moglie e figli, siete chiamati a comunicare l’amore di Cristo per l’umanità e per la Chiesa.

I vari Papi che dal Concilio in poi si sono succeduti, hanno sempre dato un grande rilievo a questa missione della famiglia cristiana.

Oggi, se non stiamo attenti, la famiglia cristiana, non dice più niente, si sposano in Chiesa ma poi magari non frequentano la Chiesa, magari neanche battezzano i figli. Allora, qual è il nome proprio di famiglia cristiana?

Gli Sposi sono consacrati dal Sacramento; la Grazia che costituisce loro come Chiesa domestica, in forza del Sacramento sono costituiti Chiesa domestica. Perché Chiesa domestica? Perché per la Grazia Sacramentale Cristo stesso si rende presente in modo stabile nella coppia di Sposi. Questa è una presenza che non dipende dal vostro stato d’animo, no, o dall’attività che state svolgendo o quanto sono bravi o no gli Sposi, ma è sempre e comunque una Presenza di Gesù.

Nei Documenti della Chiesa si legge: “La presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, le gioie,” ecc. …

Chi di noi è più sensibile, sa quanto sia brutto andare in una Chiesa e vedere il tabernacolo solo, Gesù lasciato solo, non c’è nessuno che prega, cioè non viene tenuto conto della Presenza di Gesù nell’Eucarestia e così è per la famiglia. Pensate a quante coppie di Sposi che non tengono assolutamente conto della Presenza di Gesù nella loro vita di coppia e di famiglia, vivono come se Gesù non ci fosse, eppure Gesù è lì, è una Presenza significativa.

I Documenti dicono che il cristiano è un segno che non solo indica quanto Cristo ha amato la Sua Chiesa nell’Alleanza sigillata sulla Croce, ma rende presente tale Amore nella comunione degli Sposi.

Se noi prendessimo sul serio questa verità, cambierebbe il volto delle famiglie. Gli Sposi, per il Battesimo, sono fratelli in Cristo, formano una fraternità insieme con i figli battezzati…, ma ciò che qualifica questa fraternità è la presenza stabile di Gesù. Gli Sposi sono il segno, la garanzia della presenza di Gesù nella loro piccola comunità.

Il Documento dei Vescovi italiani “Comunità e Chiesa” dice: “Genitori e figli trovano il loro fondamento, non tanto nella carne, e nell’amore dei genitori che responsabilmente genera vita ai figli, quanto in quel vincolo che lo Spirito Santo dona alla famiglia cristiana costituendola dentro la Chiesa immagine e figura vera della comunione e dell’unità di quanti credono in Cristo”.

Questo è fortissimo, perché dice che il vincolo che si costituisce nella fraternità in forza dello Spirito Santo è più forte del vincolo di sangue.

Allora, perché gli Sposi costituiscono Chiesa domestica? Perché è una fraternità di persone battezzate con la certezza della Presenza di Gesù in mezzo a loro; questa Presenza ha un significato particolare, perché esprime un volto speciale di Gesù, ed è questo: Gesù in stato di Amore permanente verso la Chiesa e verso l’umanità.

Cioè, non esiste solo lo stato permanente Sposi, genitori e figli, ma questo stato permanente è abitato dall’Amore che Gesù ha stabilmente per la Sua Chiesa e per l’umanità.

Giovanni Paolo II dice: “Non si può pertanto comprendere la Chiesa come corpo mistico di Cristo senza far riferimento al grande mistero dell’uomo/donna”. La famiglia stessa è mistero Divino, come Chiesa domestica, è la Sposa di Cristo. Ecco, allora comprendiamo come questa piccola Chiesa ha un riferimento essenziale alla grande famiglia. La Chiesa non può darsi la Grazia da sola, ma la riceve con l’Eucarestia e tutti i Sacramenti.

Ora passiamo all’altro aspetto ed è il Sacerdote Pastore della famiglia grande. Allora, abbiamo detto che la coppia è fondamento della Chiesa domestica, il Sacerdote è Pastore della famiglia e mediante una Grazia propria edificano il corpo di Cristo, ma la Chiesa per comprendere il suo Ministero, guarda alla famiglia cristiana che lo manifesta in modo pieno.

È come dire che la Parrocchia per comprendere se stessa, deve guardare alla famiglia che la manifesta in modo genuino. Capite quale responsabilità avete, care famiglie? S. Giovanni Paolo II dice: “La Chiesa si rivela più pienamente come Sposa di Cristo nella Chiesa domestica e nell’amore in essa vissuto, amore coniugale paterno, materno e figliale”. È come dire che l’alfabeto dell’Amore, per capire l’Amore, viene dalla famiglia.

Che cos’è allora la famiglia? È amore di uomo e donna che genera amore: una carne sola dell’uomo con la donna. Che cos’è la Chiesa? Gesù che vuole fare una carne sola con la Chiesa Sua Sposa. Se vuoi capire il mistero di che cos’è la mia Parrocchia, guarda al mistero del che cos’è la mia famiglia; l’uomo e la donna che diventano una carne sola nell’amore e così la Parrocchia. È Cristo Risorto che è presente lì e che vuole fare una carne sola con tutti quei battezzati e tutte le domeniche, con l’Eucarestia, li riunisce in una sola carne.

Domanda

Avete mai pensato alla responsabilità di testimonianza che avete voi Sposi?

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